In quella circostanza Sandra ha regalato a Marzia Carocci questo suo pensiero sul suo libro e sulla vita in generale:
Un pensiero su Marzia.
Dal libro di Poesie: “ Némesis “
La poesia è un’esternazione dell’anima, o meglio, una
necessità di espressione per stare poi, meglio, a mio avviso, con se stessi.
Marzia, ne ha fatto un bagaglio personale ascoltando
con attenzione ogni più piccolo rumore,, sia esso, ricordo, graffio o
contemplazione alla bellezza della vita, nonostante le sue salite e i suoi
schiaffi.
Le poesie rispecchiano ogni tassello della sua
personalità: la Donna, la Madre, la Figlia, la Moglie e l’Amica, nonché Donna
attenta ad ogni possibile problematica giovanile o del Paese.
Nella Poesia – A mio Padre – c’è un’esplosione di
impotenza davanti alla grave perdita. Se il tempo può, in qualche modo,
accettare il dolore, la penna è una lama efficace per urlare da dentro, la non
rassegnazione.
A mio
Padre
…l’esplosione dei suoni
che squarci il silenzio
per gridare il DOLORE
il mio urlo d’AMORE
quel mio pianto sofferto
che tu, lontano dal tempo,
non udrai padre!
Scusa, se a volte insisto troppo
se del tuo tempo rubo un istante
se dei tuoi giorni voglio sapere
e dei tuoi sogni oso sperare.
La passeggiata di Vita in Due, a quanto comprendo, ha
un inizio lontano, eppure quei famosi valori forti e veri, hanno una resistenza
intramontabile.
Se il Tempo può aver fatto danni all’esterno, non ha,
tuttavia, scalfito quell’appoggio vero, costruito con tenacia ed amore e che
alimenta la Vita
e le sue immancabili salite.
AGAPE
( a mio
marito)
E non m’importa
se arriverai in
ritardo
ma donami il tuo sguardo
che sana le mie rughe
quegli occhi che non scrutano
i segni e gli anni andati
ma occhi che mi amano,
e mi sanno cercare.
Malinconia e tristezza a volte sono parte essenziale
della poetessa. Sono riflessioni attente, forse volte ad una stagione dai
colori stupendi come l’Autunno,
ma che spesso assomigliano a un addio a tutto ciò che
è stato giovane, e brillante, in una sola parola: pieno di vita.
Io come
una foglia
Colgo il senso del vuoto e il tormento
Quando anch’io sarò foglia caduta
Nell’esilio portata dal vento
Sradicata dal ramo spezzato.
Buon proseguimento, cara Marzia, con la stima di molti e la mia.
Giugno
2013
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