mercoledì 29 febbraio 2012

Sandra Carresi selezionata per il Premio Letterario Opera Uno 2012

La poesia "Lo chignon" di SANDRA CARRESI è stata segnalata nel Premio Letterario Opera Uno 2012. A ciascun autore di tali opere sarà assegnato il premio previsto dal regolamento. Di seguito l’elenco dei vincitori per ciascuna sezione del concorso (tra parenesi il titolo dell’opera premiata).


SEZIONE POESIA


Libro edito:
Pierina Gallina (Come aerei di carta)

Raccolta inedita:
Gianna Balestra (Solo con te)

Poesie singole:
Filippo Bocchino (Inutili attese)
Lucio Tarzariol (Rosso a svanire)
Sandra Carresi (Lo chignon)
Michela Zanarella (Quotidiano rifiorire)
Cristina Codazza (Rabbia)
Domenico Cau (Le sensazioni istantanee)
Stefania Paron (Lascio tutto andare)
Stefania Cattapan (Tu che non dici)
Bruno Cattaneo (La pellicola del mio film)
Paola Purpura (Grazie mamma)


SEZIONE PROSA (NARRATIVA E SAGGISTICA)

Libro edito:
William Marino (140 passi)

Opera inedita:
Angelo Tranquilli (I racconti dell’assurdo)

Racconti e saggi brevi:
Fiorella Carcereri (Porte sbattute)
Roberto Burgarello (Quello strano gattino)
Luca Mara Vicamini (Quando Uncertomomento si sentì poco bene)
Massimo Occhiuzzo (Il volo della farfalla anziana)
Maria Bucci (Da domani ho due di tutto)


COMPLIMENTI!!!!!!!!!!!!!!

martedì 28 febbraio 2012

Sandra Carresi e Anna Maria Folchini Stabile a TV2000 per una conversazione sull'amicizia

                                                               
TV 2000, ROMA
CANALE DIGITALE 28
MARTEDI' 28 FEBBRAIO 2012, ORE 9,40

CONVERSAZIONE SULL'AMICIZIA


Un ringraziamento allo Staff di TV2000 per l’accoglienza che ci ha riservato nella Trasmissione andata in onda martedì 28 febbraio alle ore 9,40 della mattina.

Personalmente, è stata la mia prima esperienza, ma sono stata subito rapita dalla gentilezza e dalla premura di tutto lo Staff.

Anna, ed Io, abbiamo parlato della nostra Amicizia, nata sul Web attraverso la scrittura sul Sito di Racconti Oltre, fino a conoscerci, tanto da far “nascere”, assieme ad altri,  l’Associazione Culturale “TraccePerLaMeta”.

L’Amicizia, è un sentimento che va alimentato e arricchito con la sincerità e il calore umano.



lunedì 27 febbraio 2012

Sandra Carresi domani su TV2000

28 febbraio “Nel cuore dei giorni” – TV 2000 – canale 28 del digitale terrestre RAI – canale Sky 801
Nella trasmissione del 28 Febbraio 2012 (orario 9,40 – 11) saranno presenti in studio Sandra Carresi e Anna Maria Folchini Stabile
Argomento della trasmissione: L’amicizia.
L’argomento sarà: Come è possibile conoscersi attraverso la scrittura e sul web?
La redattrice Beatrice Bernacchi e lo staff di redazione sono rimasti affascinati dal racconto di Sandra che descrive il primo incontro a casa sua a Firenze con Anna (pubblicato sul sito letterario Racconti Oltre.it e intitolato “L’incontro con Anna”) e da lì sono andati a leggersi racconti, poesie, commenti e tutto quanto le riguardava scoprendo che il punto focale sta nella “parola” che avvia e sigilla l’amicizia tra due donne che cristallizzano tutto ciò nella second life del web.
Esse sono persone reali, con famiglie e vite vere, che cominciano a frequentarsi e a condividere un percorso comune di vita.
Affascinante e insolito è sembrato il loro relazionarsi senza conoscerci, guidate dalla parola scritta, come in un modo di scambiare comunicazioni secondo le modalità ottocentesche in cui il computer sostituisce il servitore che portava a mano la missiva.
Se ne avete l’opportunità seguite tutti la trasmissione!
Si parlerà anche di Racconti oltre, di noi, di voi…
A presto!

martedì 21 febbraio 2012

Tu mi regali il sole

racconto di SANDRA CARRESI

“ Ho un gran caldo” disse Valeria, mentre le sue gambe, né lunghe, né affusolate, ma piuttosto grassocce, uscivano disordinatamente dalle coperte del letto.

“ Beh, vallo a dire a quei poveracci che sono rimasti sepolti fra la neve e non solo…, mancano di luce e di acqua da giorni!”, rispose Alberto piuttosto contrariato da quei movimenti bruschi e fuori luogo di Valeria.

Stavano insieme ormai da cinque anni e condividevano quell’appartamento piccolo, ma grazioso, in pieno centro al secondo piano.

Il terrazzino dava proprio sulla piazza centrale, tutta lastricata e a dire il vero, nei giorni caldi di piena estate, i tacchi dodici cm. di Valeria, rimanevano  incollati fra quelle pietre roventi e nei giorni freddi, erano più le volte che si incastravano nelle fessure che in quelle in cui voleva fare la sua passerella ostinandosi così piccola, ad usare i tacchi.

Comunque di carattere ne aveva eccome, tanto da mettere a zittire spesso il buon Alberto, innamorato di Lei, proprio come il primo giorno, quando la incontrò su quell’autobus in pieno luglio, sulla linea 81 che portava dal centro alla parte industriale della piccola cittadina.

Lei, era appena salita, il bus quasi vuoto, lui era seduto e da persona gentile le offrì subito il posto, chiaramente per iniziare il discorso, ma lei, ringraziando, si oppose dolcemente dicendo: “ dovrò stare seduta alla mia scrivania tutto il giorno. Fino alle cinque del pomeriggio”.

Fu così che  iniziarono a scambiarsi i numeri di telefono, a frequentarsi e poi…, la convivenza.

L’inizio, si sa, è sempre splendido. Una gara continua e un entusiasmo eccellente nella cucina, a preparare manicaretti che potessero sorprendere il palato e la persona, per non parlare della casa, tenuta a “bomboniera”  e  l’amore, beh, ovunque e tutti i giorni.

Poi, evidentemente, la convivenza soffoca un po’ proprio come il matrimonio, e loro, i due innamorati, reclamavano i loro spazi per le loro attitudini, amicizie e passioni.

Di gusti completamente diversi, non avevano mai fuso le loro amicizie, tanto che in realtà, Alberto sapeva ben poco di Valeria, a parte il suo lavoro di giornalista che si occupava di arte culinaria, per lo più fatto di interviste a cuochi noti e non, sul settimanale “Fine”.

Invece Valeria sapeva tutto di Alberto. Geometra in un’azienda piuttosto conosciuta di costruzioni edili.  Era stato proprio grazie a quel lavoro di Alberto che avevano ottenuto il piccolo appartamento in pieno centro ad un prezzo d’affitto “abbordabile”.

Alberto non riusciva a capire cosa c’era che non andasse nell’ultimo periodo nei rapporti intimi fra di loro. Valeria ultimamente sembrava evitare di fare l’amore, era strana, sfuggente, eppure lui era certo di quel rapporto d’amore esistente fra di loro.

L’uomo era arrivato persino a pensare di pedinarla, di controllarle il cellulare, ma poi, si era penosamente vergognato ed aveva deciso di affrontare l’argomento.

Quella sera il freddo era ancora più intenso, le strade ghiacciate e qualche anziano era persino scivolato, tanto che le ambulanze avevano avuto una giornata lavorativa intensa e in tutta la cittadina.

Valeria aveva addirittura abbandonato i suoi tacchi alti preferendo suo malgrado, un paio di stivaletti con tacco in gomma e pelliccia interna ed esterna. Di sicuro non erano sexy ma molto più stabili ed efficienti per l’attuale situazione.

Quando entrò nell’appartamento caldo e accogliente, le sue narici respirarono subito un profumo di brodo di pollo, ma immediatamente il suo stomaco ebbe uno spasmo. Aveva sete.

Alberto, con un grande grembiule con tanti musi di cani e gatti, le si parò davanti con un bel sorriso.
Valeria, non dette ascolto al suo stomaco che brontolava, non avrebbe saputo dire se per fame o per nausea, ma sorrise debolmente.

Alberto, si fece coraggio e dolcemente, quasi patetico, l’affrontò:

“Valeria, mi devi dire cosa c’è che non va, ti sento lontana, ti vedo triste, insoddisfatta e non riesco a comprendere cosa ci sta capitando”

Valeria, con modo di stizza e un po’ brusco, si liberò del caldo piumino che l’avvolgeva e andò nella camera da letto, poi sentendo alle spalle, la presenza  di Alberto, innervosita gli disse:

“ Non posso essere sempre pronta a fare l’amore, si vede che questo è un periodo di stanchezza per me, che posso farci?”

Ma ad Alberto non mancò di cogliere negli occhi di Valeria, tristezza e preoccupazione.

“ Insisto” , disse Alberto. Questo è il momento di dirmi la verità.

Valeria si sentì braccata, stanca e sottovoce, senza la sua solita spavalderia, rispose:

“ Sono incinta. Qualcosa non ha funzionato, succede, ma sto per diventare madre di un figlio tuo. Non era questo il momento, mi dispiace, ma è così. Ecco, adesso lo sai”:

Alberto, rimasi all’inizio inebetito. Sentì un calore addosso talmente forte che quasi gli toglieva il respiro, non riusciva a parlare, e improvvisamente pensò al suo lavoro che quasi per miracolo era intenso al punto che doveva fare straordinari. Pensò al suo contratto a tempo indeterminato, al suo corpo sano ed atletico, a quella donna, piccola e graziosa che aveva tenuto per sé quel segreto, quasi come un peso e si vergognò per i dubbi che i suoi pensieri avevano maturato.

Valeria lo guardava quasi impaurita, e aspettava…

E fu allora che udì la sua voce forte e chiara dire:

“ Valeria, tu mi stai regalando il sole”.

Il  piumone accolse poi, due corpi che cercavano solo un’intimità che finalmente era tornata alle origini.


E' VIETATO RIPRODURRE E/O DIFFONDERE IL TESTO IN FORMA DI STRALCI O INTEGRALMENTE SENZA IL PERMESSO DA PARTE DELL'AUTRICE.



Nasce TraccePerLaMeta, Associazione Culturale

Un logo semplice e colorato, ma con un grande significato quello della neonata Associazione Culturale TraccePerLaMeta: delle orme, un percorso, per raggiungere un punto in particolare. E’ la cultura nelle sue varie forme e manifestazioni la meta dell’associazione che ha sede a Sesto Calende (Varese) e che è presieduta da Anna Maria Folchini Stabile. I cinque membri fondatori hanno ideato un’iniziativa culturale attenta all’espressività e al genio spesso nascosto di noi stessi attraverso una serie di servizi che vengono offerti a coloro che diverranno soci. Numerosi ed eterogenei i campi d’azione: attività di editing e di critica letteraria, organizzazione di concorsi, convegni, conferenze, presentazione di libri ed altri eventi. 
Collegandosi al sito internet dell’Associazione si potrà venire a conoscenza della struttura organizzativa, delle attività promosse, delle novità e segnalazioni e delle modalità per diventare soci della stessa.

Associazione Culturale TraccePerLaMeta
Presidente: Anna Maria Folchini Stabile
Via Oneda 14/a
21018 – Sesto Calende (Varese)
Tel. 388 1177061
Fax. 0331 932666

lunedì 13 febbraio 2012

Il caffè mancato

racconto di SANDRA CARRESI



Il primo caffè del mattino era per Giada una vera libidine.
Ancora assonnata, in camicia, preparava la macchinetta, accendeva il gas ed attendeva il profumo del caffè che prima lentamente e poi velocemente veniva su.
Era un vero rito quello, sia in estate che in inverno, ambedue con un fascino diverso, ma ugualmente bello.
D’inverno era attratta dal vento, dalla pioggia e anche dagli alberi scheletriti, dal cielo spesso di piombo e a volte anche un po’ sinistro; d’estate dal profumo dei fiori, e da quell’immenso azzurro in contrasto col verde dei pini altissimi.
Unico neo estivo: le zanzare e a volte qualche mosca. Fuori spesso aveva anche la compagnia delle formiche e, a dire il vero, con il classico spray e per le formiche che la macchinetta per zanzare e mosche, lei, poveretta iniziava a tossire e gli insetti, probabilmente ormai vaccinati, continuavano il loro lavoro senza morire mai, forse solo un po’ intontiti.
A volte le capitava di non bere immediatamente il caffè, perché troppo caldo ed allora, mentre si accingeva a svolgere in breve, qualche piccolo lavoretto domestico, copriva la tazzina con un piattino per evitare qualche ospite sgradito.
Ma quella mattina presto, il telefono squillò, lei si apprestò a rispondere immediatamente e non coprì la tazzina.
I due insetti alati erano fermi su piastrelle opposte, si guardarono con occhi da intesa e si scambiarono alcune domande:
Mosca: “Tu che dici? Dovrebbe essere qualcosa di dolce e prelibato, Lei lo beve tutte le mattine. Potremmo assaggiarlo, non lo ha coperto, che dici? E’ una cosa possibile per entrambe….”
Zanzara: “Io credo che meglio del suo sangue, proprio non troverei di meglio, ma a me piace l’idea di assaggiare anche quello che beve o mangia Lei, per essere così dolce…, guarda in casa c’è altra gente, oltre a quel sacco di pelo che abbaia sempre e che inutilmente cerca di prendermi…, ma Lei …eh beh, è tutta un’altra cosa…, la devo proprio punzecchiare… Dai sono pronta per volare nella tazzina.”
E così ambedue, si fiondarono sul bordo della tazzina…
Zanzara: “Se non entro un po’ più dentro proprio non riesco a sentire niente”
- Mosca: “Bene, allora che aspettiamo? Entriamo!”
Quando Giada rientrò in cucina, osservò con sospetto la sua tazzina preferita, dentro galleggiavano la mosca e la zanzara morte affogate nel caffè, invece che uccise dall’insetticida.
“Accidentaccio!”, esclamò nervosa, arrovesciando il liquido nel lavabo, “Ho fatto tardi e non posso rifarmi il caffè. Devo uscire senza prenderlo stamani”.
Guidò nervosa fino al suo ufficio.
Gli umani sono così: basta una piccola contrarietà, un appuntamento annullato, un’abitudine momentaneamente sospesa e subito il Mondo diventa fastidioso, faticoso e stanco.
E pensare che Lei con un caffè si era liberata da due antipatici nemici; ma gli umani si sa, sono attaccati alle loro abitudini, si fermano spesso alle apparenze, senza riflettere, senza capire che forse, ciò che è venuto a mancare un momento, può tornare utile in un altro, o forse questa è solo una riflessione positiva per lasciare una porta aperta all’ottimismo e alla piacevolezza della vita.


E' VIETATO RIPRODURRE E/O DIFFONDERE IL TESTO IN FORMA DI STRALCI O INTEGRALMENTE SENZA IL PERMESSO DA PARTE DELL'AUTRICE.



  

giovedì 9 febbraio 2012

Spurio e Carresi: Ritorno ad Ancona e altre storie

La vita e la sua ordinaria esistenza, a volte può rivelarsi una trama convincente e coinvolgente. E’ questo che trasuda dalla ricche righe di “Ritorno ad Ancona e altre storie” libro edito dalla giovane casa editrice Lettere Animate e scritto a quattro mani da Lorenzo Spurio (nato a Jesi nel 1985) e Sandra Carresi (Bagno a Ripoli), un libro nato da un’idea di Lorenzo Spurio e dalla sua voglia di raccontare la vita con tutta la sua straordinaria e prepotente vigoria.

E’ un’opera che coinvolgerà il lettore dalla prima all’ultima riga, perché ricco di sfaccettature quotidiane che sapranno catturare l’interesse di chi si lascerà trasportare dalle “avventure” narrate. 

Dalla presentazione di Antonella Ronzulli (Direttore di Collana): "Il primo numero della Collana Insieme è “Ritorno ad Ancona e altre storie” una scelta editoriale precisa e voluta, perché ne rappresenta il vero significato. Lorenzo Spurio, giovane laureato in Lingue e Letterature Straniere e Sandra Carresi, madre e moglie con amore per la scrittura e la lettura, vivono due mondi differenti, in una realtà maschile e una femminile. Grazie alla loro amicizia, hanno unito l’esperienza del loro vissuto, l’approccio alla vita quotidiana stessa, e la fantasia, creando un libro di pregevole qualità. La scrittura perfetta e coinvolgente, le storie attuali, arricchite da affascinanti descrizioni dei luoghi, conducono il lettore ad immedesimarsi nei protagonisti stessi, a porsi interrogativi sulle scelte attuate, forse anche a riconoscersi in loro".

I vari temi trattati, amore, dolore, speranza, egoismo, fragilità, emozioni, presenti nel quotidiano di ogni essere umano, sono affrontati con intelligenza e sensibilità.
Il libro è in pre-ordine dal sito della casa editrice Lettere Animate, dove sarà possibile anche vedere il mini-spot dell’opera e gli aggiornamenti e la sua evoluzione, un nuovo modo di fare editoria per giovani talenti come Lorenzo Spurio.


mercoledì 1 febbraio 2012

Appetiti modesti

racconto di SANDRA CARRESI



Lorna si girò per guardare la sveglia nel buio della sua camera, ricordando che era domenica si voltò dall’altra parte del letto odorando ancora una volta il profumo delle lenzuola fresche di bucato.
Nottata agitata e movimentata, ma solo mentalmente. I suoi appetiti sessuali erano sempre stati piuttosto modesti. Aveva avuto diversi corteggiatori, alcuni addirittura anche più giovani di Lei, ma solo due grandi passioni e di breve durata.
I quarant’anni li aveva compiuti da poco, non era sposata, possedeva un solido lavoro che le permetteva l’indipendenza economica ed era abituata a spendere con parsimonia. Una vita lineare, senza slanci né impicci. 
La compagnia di Wendy, piccola meticcia grassoccia, buffa e affettuosa, riempiva in parte i ritagli di tempo. Le piaceva andare a passeggio con Wendy, era un modo di “staccare” e ai giardinetti conosceva molte persone con le quali si intratteneva a parlare di cani; un po’ come fanno le mamme con i loro piccini ai giardini. Proprio lì, fra erba verde, cacche e legnetti, le era capitato di essere corteggiata da una donna.
All’inizio quei sorrisi, quegli ammiccamenti, quello sfiorare il braccio o spostare la frangia troppo lunga a coprirne il viso, le sembravano cordialità, ma poi, anche ad essere tonti , si rese conto che la giovane provava un interesse troppo particolare e sempre più intenso.
La prima sensazione a tutto questo fu di fastidio, infatti salutando in fretta Valeria, la giovane donna delle “avance”, pensò : – sarà bene cambiare zona -.
Poi, dentro casa, le tornarono alla mente gli atteggiamenti, le attenzioni, gli sfioramenti e la curiosità si sostituì al fastidio.
Iniziò poi a innervosirsi. Non metteva il sesso al primo posto; anche nelle sue precedenti passioni, non aveva mai trovato qualcuno che le avesse sconvolto veramente l’esistenza, ma sicuramente l’attrazione era stata riservata agli uomini, mai alle donne.
Una flotta di dubbi turbavano i suoi pasti e i suoi sogni.
- A quarant’anni possibile rimettere tutto in discussione? -
Affrontò la “cosa” tornando al giardinetto.
Valeria arrivò in ritardo rispetto all’orario di sempre, ma quando vide Lorna, le si illuminò il viso e le corse incontro.
- Ecco, disse fra sé Lorna, adesso é come se avessi risposto alla sua tacita richiesta.-
- Meno male che sei venuta..! Ieri sei andata via piuttosto bruscamente, avevo qualcosa da chiederti ma mi sono bloccata -
Lorna sentiva un forte calore alla testa ed immaginò le guance rosso fuoco.
- Dimmi, disse con un filo di voce -
- Be’, devo andare via col mio ragazzo quattro giorni, ti  potresti occupare del mio boxer ospitandolo per quei giorni? Mi hai parlato del tuo giardino e così pensavo…., magari un’altra volta posso restituirti il favore, che ne dici?
Nessun suono uscì dalla bocca di Lorna. Si aspettava qualcosa di più piccante. Delusione e sollievo presero il sopravvento. 
Indietreggiando inciampò e come se il suo corpo fosse lontano, udì la sua voce dire: - Ahi -.

di SANDRA CARRESI


E' severamente vietata la riproduzione e la diffusione di stralci o dell'intero testo senza il permesso da parte dell'autrice.